Con lo scopo di promuovere le relazioni tra le imprese per favorire le innovazioni settoriali, il Polo Automotive, parte dei Poli Innovazione che riunisce diverse aziende del sistema automotive, si è fatto portavoce di un nuovo progetto “Tecna4Auto”, ovvero le nanotecnologie applicate all’automotive.
Questo è il primo degli otto progetti di ricerca finanziati nell’ambito del Por Fesr 2007-2013 della Regione Abruzzo ad essersi concluso.
Il progetto, che ha coinvolto 5 soggetti – Gama (azienda capofila), Fiat, Adler, Intesa Meccanica e Università degli Studi dell’Aquila – si è posto l’obiettivo di sviluppare, mediante l’uso delle nanotecnologie, nuove applicazioni di trattamenti di funzionalizzazione di materiali e superfici per introdurre nuove funzionalità o comunque migliorare il rapporto tra prestazioni e costi nell’ambito delle attività dei Partner coinvolti.
Il progetto tocca due differenti filoni di ricerca nell’ambito delle nanotecnologie: i nanocompositi e i trattamenti superficiali e le nanovernici. Tre i principali risultati attesi: il contenimento delle spese; la riduzione dell’impatto ambientale; la realizzazione di nuovi prodotti ad alto valore aggiunto.
Per quanto riguarda i nano compositi, il progetto ha incluso lo sviluppo e la sperimentazione di nanofiller come additivi per matrici polimeriche e l’utilizzo di nanotubi di carbonio come agenti di rinforzo – per ridurre la complessità e migliorare le proprietà dei materiali per attrito – con l’obiettivo di migliorare le proprietà meccaniche ed elettriche, la resistenza all’urto e al graffiamento e le proprietà antistatiche; ridurre l’impatto ambientale e aumentare la sicurezza e l’efficienza.
I trattamenti superficiali e le nanovernici hanno consentito di superare alcune criticità quali l’incremento della resistenza al graffio e della durezza delle superfici, della resistenza ai raggi UV e alla corrosione e la possibilità di sostituire la passivazione superficiale al Cr.
Nello specifico, le principali applicazioni che coinvolgono in maniera diretta i partner del progetto sono: produzione e studio di nanomateriali (NANO-CAT), nanomateriali per attrito (pastiglie frenanti – GAMA), materiali fibrorinforzati alla nanoscala (CRF), pretrattamento di superfici metalliche e nanovernici (Intesa Meccanica e CRF) e trattamenti di superfici alla nanoscala (ADLER).
Secondo Raffaele Trivilino, coordinatore del Polo Innovazione Automotive, “E’ un bilancio estremamente positivo e il progetto Tecna4Auto può rappresentare, per questo, una best practice. L’aspetto positivo di questo tipo di progetti è che permettono di passare da un’innovazione sperimentale (basata sull’esperienza) a un’innovazione scientifica, grazie alla collaborazione con l’Università.”